sabato 24 luglio 2010

Il Manifesto degli insegnanti


Il Manifesto degli insegnanti è il più importante dei progetti del network La scuola che Funziona ed è stato presentato per la prima volta il 2 luglio al LSCFCamp.

Il Manifesto degli insegnanti, 13 punti in cui viene delineato l’impegno dell’insegnante per favorire lo sviluppo personale, sociale e cognitivo degli studenti, per fare della scuola un’autentica occasione di preparazione dei giovani al proprio futuro e di promozione sociale. Un “manifesto” che tocca anche il ruolo dell’insegnante stesso: la passione per il proprio lavoro, la tensione e l’impegno per il costante miglioramento, il volere fondare il proprio ruolo sull’autorevolezza e non sull’autorità.

Un poderoso lavoro di sintesi con l’obiettivo di fornire alla classe insegnante un modello di scuola e di docente adeguato alle sfide dei tempi, un modello impegnativo da perseguire, tante sfide da cogliere abbandonando le certezze del passato. Per non far morire la scuola e per non morire anche come insegnanti.

IL MANIFESTO DEGLI INSEGNANTI


1. Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante.

2. Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro.

3. Insegnerò mediante la dimostrazione e l'esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso.

4. Accompagnerò i miei alunni alla scoperta della realtà che li circonda, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione.

5. Non potendo trasmettere ai miei studenti la verità, mi adoprerò affinché vivano cercandola.

6. Incoraggerò nei miei studenti l’impegno e la volontà di migliorarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà. Io stesso provvederò a formarmi e aggiornarmi continuamente.

7. Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere.

8. Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per loro. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa.

9. Promuoverò lo studio per la vita e contrasterò lo studio per il voto.

10. Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno.

11. Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali. Farò in modo che i miei studenti mi scelgano e non mi subiscano.

12. Aiuterò i miei alunni a illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com'è, ma non a subirlo lasciandolo così com'è.

13. Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada.


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