domenica 12 maggio 2013

Abitare il cyberspazio

Oggi grazie ai vari strumenti web le possibilità di entrare in contatto con altre persone sono moltiplicate a dismisura. Così , stando semplicemente seduti davanti alla propria scrivania, possiamo liberamente parlare e vederci magari con un parente lontano con cui fisicamente non ci siamo mai incontrati, è possibile ampliare a dismisura le proprie cerchie di amicizia, collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune. Servizi web gratuiti ci permettono di modificare le nostre foto, di creare video, riprodurre la realtà in una dimensione virtuale tridimensionale, archiviare i nostri documenti e tanto altro. Sembra di essere entrati in una dimensione sovrannaturale, dove tutto è possibile. Ma fino a che punto la nostra identità è preservata e rispettata? La semplice iscrizione ad un servizio web mette in gioco i nostri dati identificativi. Le operazioni che svolgiamo sul quel sito vengono tracciate e memorizzate dal server. Che cosa succede poi se annoiato o disilluso del servizio ricevuto cancello il mio account? Mentre, dopo un pò di tempo, io dimentico anche di essermi iscritto su quel sito il sistema continua a conservare i miei dati. Insomma il mondo virtuale, apparentemente innocuo, è un mondo in cui io sono pienamente controllato. Mi viene in mente un famoso libro di George Orwell " 1984" dove tutto è controllato dal Grande Fratello


Quando si parla di servizi web gratis siamo veramente sicuri che lo siano? I nostri dati non vengono forse utilizzati anche per qualche fine utilitaristico?
Come difendersi da tutto questo?
Nella stessa rete esistono migliaia di informazioni al riguardo e qualcosa ho avuto anche io modo di pubblicarlo sul mio blog. Interessanti sono i consigli forniti da Andreas Formigoni

  • Evitare di fornire tutti i dati facoltativi.
  • Non inserire dati su famigliari e soprattutto minori. Questo non significa non narrare fatti occorsi realmente, ma avere cura di decontestualizzare adeguatamente, nel tempo e nello spazio, e di usare pseudonimi.
  • Limitare l’inserimento di preferenze personali.
  • Ricordarsi che questi siti mantengono le vostre informazioni anche se voi le cancellate.
  • Se accade qualcosa di strano al vostro account, contattate il servizio clienti – questo nel caso di Facebook; qui ci sono le istruzioni per recuperare fare un download dei propri dati.
  • La rete è piena di informazioni a riguardo, ma alcuni insegnanti potrebbero trovare interessanti due presentazioni di Caterina Policaro:Cittadini attivi e responsabili nei social network all’USR Lombardia e Abitare i social network: uso responsabile e consapevole. Nello stesso blog potete trovare anche molte altre informazioni utili sull’impiego degli strumenti 2.0.

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